I corsi sono tenuti da Elisa Gamberini, educatrice professionale, laureata in Scienze dell'Educazione e specializzata in musicoterapia e arpaterapia.
Elisa lavora con i suoi progetti musicali insieme alla sua Arpa Celtica Ginevra, presso nidi familiari-scuola dell'infanzia, scuola primaria e all'ospedale Rizzoli di Bologna nel reparto di chemioterapia.
Nella giornata di Venerdì 29 Settembre sono previsti incontri di prova e conoscitivi, solo su prenotazione scrivendo ad amministrazione@cemi.bologna.it oppure contattando direttamente Elisa Gamberini al 3338116953
L’importanza della musicoterapia, disciplina che si occupa dello studio del complesso rapporto uomo-suono, è ormai da tutti riconosciuta.
Essa viene sempre più utilizzata come tecnica di intervento nelle aree preventiva, riabilitativa, terapeutica, educativa e rieducativa per la sua efficacia intrinseca e per le grandi possibilità di integrazione e supporto ad altre modalità di cura.
L’applicazione della musicoterapia attraverso il suono, la musica, il movimento può essere valida nell’apertura di nuovi ed alternativi canali di comunicazione in situazioni di disagio, nell’handicap e in sindromi gravi come l’autismo. Il successo della sua applicazione nella terapia del dolore e in gravi patologie del sistema nervoso, come nel coma, confermano la sua efficacia nel penetrare gli strati più profondi della coscienza. MUSICOTERAPIA PREVENTIVA per bambini dai 3 ai 10 anni e adulti in gruppo. Progetto: "Essere Suono" Incontri sulla scoperta e riscoperta di sé in relazione agli altri attraverso il Suono. In questi incontri vengono adottate metodologie proprie della musicoterapia e dell’arterapia applicata ed un contesto di gruppo. Ciclo di laboratori ispirati ai 5 elementi fondamentali della natura nonché archetipi: Terra, acqua, fuoco, aria, etere.
Durata: 1 ora pomeriggio/sera (adulti). Ciclo di 5 laboratori sulle emozioni. LA MUSICOTERAPIA ATTRAVERSO IL MODELLO BENENZON Per bambini e adulti con handicap psichico e motorio. Elaborato negli anni settanta da Rolando Benenzon, medico, psichiatra e musicoterapeuta argentino, il metodo è di stampo psicoanalitico e psicodinamico.
Si rivolge per lo più a pazienti che presentano difficoltà nella comunicazione e nella relazione, siano esse di natura organica o di natura psicogena.
La musicoterapia benenzoniana è basata sul concetto di relazione: essa avviene tra paziente/i e musicoterapista. Nel contesto non-verbale il sistema percettivo del paziente viene stimolato da codici di comunicazione alternativa alla parola quali linguaggio corporeo, sonoro, musicale e da stimoli tattili, visivi e percettivi: l’obiettivo è il miglioramento dei processi comunicativi e relazionali del paziente. Vengono osservati i fenomeni della regressione, i rituali e la ripetizione confrontandosi con l’etica del Modello. Le 4 A: ascoltare, accogliere, aspettare, attendere. ARPATERAPIA IMMAGINATIVA per adulti L’Arpaterapia è una declinazione della musicoterapia moderna che usa l’Arpa come strumento musicale che funge da medium nella relazione terapeutica. Prende in considerazione le peculiarità timbriche, acustiche e vibratorie dell’arpa, nonché le proiezioni mentali ed affettive che l’essere umano associa a questo meraviglioso strumento attingendo anche dall’immaginario collettivo.
L’ Arpaterapia immaginava utilizza in modo particolare la funzione psichica dell’immaginazione per aiutare il paziente a trovare uno stato di rilassamento e di benessere e a mettere a fuoco le proprie risorse e capacità creative. Utilizza inoltre la voce parlata e cantata come medium sonoro, affettivo e di cura che, insieme alla sollecitazione del suono dell’arpa, incoraggia, struttura e guida l’esperienza immaginativa e proiettiva del paziente. Ha il potere di regolazione del ritmo respiratorio, del battito cardiaco, così come di riduzione dell’ansia e della dipendenza da farmaci antidolorifici, una maggiore ossigenazione del sangue e un generale miglioramento dello stato di benessere della persona.
LA NARRAZIONE TERAPEUTICA O STORYTELLING TERAPEUTICO
L’effetto curante di alcune storie è universalmente riconosciuto. Nell’atto del raccontare una storia si vive, anche da adulti, un momento di accudimento che struttura la nostra affettività e il nostro Io. L’Arpa, strumento dei bardi e dei cantastorie di una gran parte d’Europa, viene facilmente associata al racconto di storie, leggende, miti e fiabe. Nell’ inconscio collettivo, è riservato un posto d’onore all’atto di narrare accompagnandosi con uno strumento a corde pizzicate. Nel momento in cui, in un setting terapeutico, ci troviamo a raccontare una storia accompagnati dall’Arpa, tra adulti o bambini, si riattiva questo archetipo del “bardo-cantore” e si scopre che la maggior parte delle persone si predispone all’ascolto con interesse e piacere. L’Arpa si mostra come uno tra gli strumenti musicali più adatti allo Storytelling. Un'attività espressiva unita allo storytelling è quella del disegno fatto dai bambini.
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