Fiorenza Rosi
La Maestra Fiorenza Rosi, violinista, fondatrice della nostra Scuola, ci ha lasciato prematuramente il 20 settembre 2016.
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Si è dedicata con passione e competenza all’insegnamento della musica ai bambini, cuore della sua attività.
Insegnante di violino di grande talento ha guidato centinaia di bimbi e famiglie, per le quali il violino e lo studio in generale della musica sono stati un punto di partenza per tanti e diversi traguardi.
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L’anno di nascita del CEMI è il 1990: si inaugurava a Bologna la prima scuola di musica basata sul Metodo Suzuki grazie alla passione di Fiorenza Rosi.
Sempre grazie al suo impegno nella scuola venivano introdotti corsi non solo Suzuki, per renderla il più possibile inclusiva.
Molto del suo impegno, con estrema generosità, è stato dedicato alla promozione del metodo per tutti gli strumenti, non solo quelli ad arco.
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Per diversi anni Fiorenza ha ricoperto la carica di presidente nazionale dell’ISI (Istituto Suzuki Italiano).
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"Cari genitori,
con l'educazione il genitore sceglie gli stimoli da proporre al bambino e comunque si pone come mediatore rispetto a quelli che non può direttamente controllare. Spetta al genitore creare le condizioni per il successo: trovando i tempi giusti per il suo bambino; pretendendo; organizzando l'intervento perché il bambino accetti una quantità di sforzo per raggiungere il risultato; scegliendo i contenuti (il che non significa togliere gli ostacoli); concentrandosi perché l'insegnamento sia efficace; vigilando affinché il bambino utilizzi tutti i sensi (attenzione, concentrazione sono prerequisiti per l'apprendimento); controllando che ci sia una percezione chiara dello spazio (l'orientamento implica la percezione della propria personalità); favorendo una situazione di ordine (che svilupperà la memoria); promuovendo l'interiorizzazione del bambino, cioè la capacità di far suo un problema ed esprimersi risolvendolo. Per adempiere a questo impegno il genitore dovrà essere sempre presente alle lezioni del figlio per poter lavorare/giocare quotidianamente con lui a casa, seguendo le indicazioni dell'insegnante, con il quale è indispensabile un rapporto di fiducia sia riguardo l'utilità di certi esercizi (specie quelli preparatori), sia riguardo i risultati che otterrà il bambino (nessun genitore dubita che il suo bambino parlerà bene!). Dedicarsi al proprio figlio ne accresce l'affettività, la quale, come è stato dimostrato, sviluppa l'intelligenza.
L'attività del bambino e del genitore si svolgerà in più fasi:
- Esposizione: così come il bambino è "esposto" alle parole del genitore, così ascolterà le musiche registrate del repertorio Suzuki, nonché brani del repertorio barocco che più di altri si prestano per semplicità di struttura formale;
- Ripetizione: a distanza di tempo dall'inizio degli ascolti, così come il bambino fa quando pronuncia la prima parola, un po' per volta (i bambini imparano con la ripetizione e non si stancano: non si deve stancare neanche il genitore!);
- Incoraggiamento: come la gioia che il genitore manifesta quando il bambino pronuncia le prime parole;
- Memoria: ogni cosa si aggiunge e rimane. Questo servirà qualsiasi cosa il bambino farà da grande;
- Perseveranza;
- Orecchio;
- Coordinazione motoria, controllo del corpo (prende coscienza della propria abilità);
- Socializzazione (il bambino perde l'egocentrismo lavorando con simboli, sviluppa la capacità di applicarli a situazioni diverse, si relaziona)"
Fiorenza Rosi
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