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Si può fare molto, se c'è amore

"Quando noi apprendiamo una conoscenza o una competenza non registriamo solo queste ultime ma anche l’emozione che accompagna il processo di apprendimento.

Se le emozioni più diffuse a scuola sono l’ansia, la noia, la vergogna o la paura esse si legano alla nostra esperienza di conoscenza col risultato che tutte le volte che ci appresteremo poi ad ampliare il nostro sapere quelle emozioni riemergeranno , la qual cosa non è certo uno stimolo a curiosare, a cercare e ad immergerci con passione nella conoscenza.

La scuola deve essere un luogo di serenità, di gioia, di allegria e di entusiasmo . Lo reclama l’apprendimento, lo pretende la felicità. "

Paolo Mai, fondatore "Asilo nel Bosco"

C'è un punto nel nostro cervello, dove risiede l'amigdala, che si preoccupa di verificare alcune cose, quando viviamo un'esperienza.

In primo luogo se sia emozionante, e a seconda dell'emozione prepara il nostro corpo a ricevere o rigettare l'esperienza stessa.

Quando poi l'esperienza è intensa e ripetuta nel tempo, ecco che l'amigdala comunica al resto del cervello che siamo in presenza di qualcosa di importante, che è necessario ricordare.

E' proprio dalla parola latina "cuore" - cor, cordis - che nasce l'etimologia della parola "ricordare"


Suzuki lo sapeva bene quando diceva: si può fare molto, se c'è amore!







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